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GLI ORARI CAMBIANO, I TURNI PEGGIORANO…

Quando l’Azienda sembra affermare, attraverso le proprie scelte: “vorrei tornare indietro, ma non posso perché faccio brutta figura…”

Continua il progressivo “dietro front” dell’azienda riguardo agli orari di apertura delle filiali in generale e delle casse in particolare. In tutta la Direzione Regionale, sono solo più 4 le filiali ad avere l’orario di apertura al pubblico e di cassa “originario”.

Negli ultimi 9 mesi si è progressivamente passati dall’orario esteso 8.00/20.00, cassa aperta fino alle 19.45, a una miriade di orari, variamente composti, ma assolutamente ridotti rispetto al progetto di Banca Estesa: vi sono filiali che chiudono alle 16.55, alle 18.30, alle 19.00 e alle 20.00, con cassa chiusa alle 13 o alle 16 o alle 16.15 o alle 19.45;  qualche filiale non apre più cassa (100% commerciale), alcune hanno l’orario continuato, altre hanno un orario di chiusura per la pausa pranzo (almeno due diversi tipi di orario di pausa pranzo), alcune filiali aprono il sabato, altre no; alcune aprono al pubblico alle 08.05, altre alle 08.30, con tutti gli incroci possibili, e questo vale sia per le filiali Retail che per le filiali Personal, le quali insistono spesso negli stessi locali, e spesso con orari differenti!

5 bruna copertina

Queste  modifiche dell’orario delle filiali accolgono parzialmente le richieste sindacali e dei colleghi, e dichiarano di fatto il fallimento dell’orario esteso a poco più di  due anni dalla sua creazione.

Purtroppo però, questi nuovi orari sono talmente “pasticciati” e variegati, e in continuo cambiamento, che stanno creando difficoltà ai clienti, i quali non capiscono perché, per esempio, la banca sia aperta fino alle 20,00, se la cassa chiude alle 13.00 o alle 16.00; se operano in circolarità, trovano orari diversi in ogni filiale in cui si recano; si lamentano per il tempo passato in coda in cassa, e sono spesso costretti a tornare nel pomeriggio o la settimana successiva per trovare il proprio gestore, il quale ovviamente ha un orario individuale diverso da quello dello sportello!

Gli assistenti alla clientela si trovano ad affrontare code immani durante le poche ore di cassa, (con clienti da servire sempre ben oltre l’orario previsto!), e i gestori (sia retail che personal) ribadiscono che le ore serali (e spesso quelle del sabato mattina) non sono utilizzabili per il collocamento di prodotti (ad esempio mercati chiusi…) rendendo di fatto più difficoltoso per i colleghi ottenere i famosi 5 o 8 appuntamenti quotidiani. Inoltre, l’eventuale trasferimento da una filiale all’altra porta nella maggior parte dei casi a un cambiamento dell’orario, non sempre in meglio, con la necessaria e spesso non facile riorganizzazione dei propri tempi di vita e di lavoro.

Inoltre, questi nuovi orari non risolvono minimamente le problematiche legate alle turnazioni dei colleghi, anzi il problema della copertura dei turni si è acuito con il Nuovo Modello di Servizio: la divisione in filiere con conseguente riduzione di numero di colleghi che turnano in ogni filiale, fa sì che, di fatto,  i gestori PAR “famiglie”,  i personal,  i responsabili e i direttori  abbiano ritmi di turnazione non più accettabili (dalla nostra rilevazione è emerso che nelle filali retail turna il 43% dei colleghi): sono innumerevoli i casi di turni 1 settimana mattino, 1 settimana sera, 1 settimana sabato, spesso con copertura di due turni da parte dei responsabili e con aumento esponenziale degli straordinari non retribuiti!

L’azienda, a questo punto, dovrebbe avere il coraggio di riconoscere che il progetto Banca Estesa non esiste più, e ritornare agli orari “tradizionali”, soddisfacendo le esigenze di clienti, e soprattutto liberando i colleghi dalla schiavitù dei turni!

02vigna Bruna Vigna
 bruna.vigna@intesasanpaolo.com

 

 

 

 

 


lunedì 13 luglio 2015 - Bruna Vigna, Organizzazione del Lavoro -
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