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Le nuove tecnologie: come cambiano il modo di fare Banca

fedele3Le Banche italiane hanno avviato già da tempo un processo di trasformazione con l’intento di rendere più efficiente l’operatività interna, potenziare la gestione integrata ed efficace dei processi e l’offerta di nuovi servizi alla clientela.

Naturalmente anche il nostro Gruppo, a partire dal Piano di Impresa 2014/2017, ha avviato un “percorso di trasformazione”. Una trasformazione che dal punto di vista del Gruppo ha visto, nella stesura del Piano di Impresa citato, un grande programma di stanziamenti che prevede circa 400 milioni di euro per lo sviluppo di una “multicanalità integrata” e nuovi prodotti e di oltre 1,2 miliardi di euro investiti per lo sviluppo IT e back office; ciò per incrementare la produttività con l’obiettivo di una razionalizzazione delle filiali e ottimizzazione dei canali. Insomma, circa 2 miliardi di euro di investimenti per il rafforzamento e potenziamento dei sistemi ICT (circa il 78% in più rispetto a quanto stanziato nel 2013 e pari al 40% degli investimenti totali nel Gruppo nel triennio del Piano di Impresa).

Le attività progettuali collegate alla “multicanalità integrata” si rivolgono al potenziamento della banca telefonica, Internet banking e mobile banking e la creazione di servizi integrati per il cliente accessibili attraverso diversi canali (filiale, telefono, Internet, mobile).

La metodologia di approccio scelta per questa trasformazione, dal punto di vista dell’IT, può essere riassunta in un temine: New Banking Platform; cambia il modo di progettare le componenti tecnologiche ed informatiche facendo leva su componenti riutilizzabili, sfruttando al meglio le potenzialità dell’Agility Layer (l’obiettivo è permettere di prendere decisioni più fondate e veloci, basate su eventi in tempo reale):

  • Prevedere soluzioni agili in grado di permettere l’integrazione di nuove componenti custom o di prodotti, gestiti anche in outsourcing e in cloud, in modo semplice, veloce e governato. Questo per assicurare la continuità nel processo di innovazione ed assicurare che gli adeguamenti normativi siano garantiti in modo efficace e semplice
  • Essere disponibile “sempre”, per offrire anche in orario esteso prodotti oggi forniti solo durante operatività diurna
  • Rendere disponibili prodotti e servizi in modalità real time sui diversi canali di contatto della clientela
  • Essere pronto ad erogare servizi al gruppo
  • Offrire una vista completa del cliente in modo centralizzato, univoco e aggiornato, utilizzabile come fonte dati per informative o per proposizioni commerciali (real time marketing)
  • Realizzazione di servizi standardizzati e

fedele2La nostra Banca, inoltre, dal 6 giugno prossimo procederà con il primo step di “dematerializzazione” che vedrà la firma grafometrica e la firma digitale (O-Key Più) sostituire quella su carta. Nel corso dell’anno è anche previsto il rilascio del nuovo sito internet della Banca, con le nuove funzionalità per i clienti mentre è già in pista il servizio “Co-Browsing” che permette ai gestori On-Line della FOL di visualizzare (su richiesta telefonica del cliente) la pagina Internet su cui il cliente sta navigando, potendo così fornire una pronta e completa assistenza in caso di dubbi sull’utilizzo delle funzionalità a sua disposizione. A ciò si affiancano i test, partiti il 15 marzo, sulle nuove App “Mobile POS e Move and Pay Business”. Da non dimenticare, ovviamente, le attività svolte dalla Digital Factory con l’obiettivo di ridisegnare i principali processi della Banca, secondo logiche di innovazione, semplificazione e digitalizzazione.

Insomma, un gran bel passo nell’era digitale!

fedele1Ma dietro a tutto ciò vi è, in primis, il lavoro di donne e uomini con una altissima professionalità che con dedizione e costanza portano aventi queste nuove sfide dell’IT. In questo contesto, ISGS (ed in particolar modo la Direzione Sistemi Informativi) è posta di fatto al centro del cambiamento e dell’innovazione.

Come la stessa Fisac ha affermato nel Documento Programmatico 2° Ass. Costitutiva del Coordinamento Fisac-CGIL del Gruppo Intesa Sanpaolo del 22-23 febbraio scorsi (www.fisac2.net/deposito/documento16.pdf), è necessario pensare ad una nuova organizzazione del lavoro dove la contrattazione di secondo livello diventi un fattore di sviluppo, dove i temi relativi all’occupazione e alla difesa e creazione di diritti non possono essere più sviluppati solo per la rete filiali fisiche, ormai riconosciuta purtroppo in contrazione, ma tenendo conto delle ormai affermate realtà organizzative in azienda, come l’ICT.

fedele4Ormai assodato lo “sviluppo” di ISGS all’interno del Gruppo, che vede il “consorzio” affermarsi come l’azienda più importante per funzione, dimensione e distribuzione sul territorio nazionale, bisognerà organizzarci (come sindacato) per creare nuovi strumenti relazionali e nuovi meccanismi contrattuali che ci permettano di non restare “al palo” ma di essere co-protagonisti del cambiamento.

Già in queste ultime settimane si sono aperti alcuni tavoli negoziali con l’azienda per completare il percorso iniziato con gli accordi dell’ottobre scorso, che dovranno portare, tra le altre cose, ad una rivisitazione complessiva del sistema di gestione dei ruoli professionali in ISGS. La strada è irta di ostacoli ma non priva di opportunità. L’importante è fare le cose bene….senza fretta.

 Articolo di Giovanni Fedele
giovanni.fedele@intesasanpaolo.com

 

 

 

 

 


venerdì 8 aprile 2016 - Giovanni Fedele, Organizzazione del Lavoro -
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