La Ricreazione è Finita

La ricreazione è finita è il titolo di un saggio sulla scuola pubblicato nel 1986 (Bottani, ed. Il Mulino). Si sosteneva che nonostante i tentativi fatti dalle ultime riforme, il sistema scolastico italiano non riusciva a valorizzare gli insegnanti, ad essere elemento di mobilità sociale (tutti possono prendere una laurea, ma per il futuro lavorativo è molto più importante di chi si è figli o amici), a trasmettere le conoscenze e lo sviluppo del pensiero razionale in modo adeguato e soddisfacente.
A distanza di anni ci poniamo gli stessi problemi, ma con l’aggravante che il ministro della Pubblica Istruzione di turno non tenta nemmeno di trovare delle soluzioni, ma si presta semplicemente ad eseguire la parte di curatrice fallimentare di un intero sistema. Con un accanimento particolare verso quella parte del complesso che forse ha dato i risultati più apprezzabili. Le scuole elementari sono quelle a cui si possono iscrivere tutti i bambini (gli stranieri non hanno l’obbligo di presentare il permesso di soggiorno), i quali imparano tutti con profitto (lo dicono le statistiche europee, che ci collocano a buon livello) le basi fondamentali dell’istruzione. Il sistema con due insegnanti permette una certa flessibilità e quindi rende possibile affrontare anche i singoli casi (bambini meno seguiti dalle famiglie, stranieri che non conoscono la nostra lingua, ecc.) più difficili. Il maestro unico e le esigue risorse previste potrebbero rendere veramente complicati i nuovi cicli delle scuole elementari, con l’ “aggravante” delle autonomie scolastiche: nei quartieri più ricchi, con pochi extracomunitari, verranno chieste rette più alte ai genitori, in cambio di un servizio più efficiente garantito da interventi extra. Per non parlare poi della possibilità di accedere alle scuole private. Nei quartieri meno privilegiati: auguri a tutti quanti! Con l’aggiunta delle classi separate per gli stranieri volute da Bossi. Sicuramente un bel clima pesante da sfuggire con tutti i mezzi!
Ma il futuro prospettato da questi provvedimenti non è ineluttabile. Lo sciopero generale del 12 dicembre è stato fatto anche contro questo stato di cose, e verrà seguito da altre mobilitazioni. Poi ci sono il Coordinamento genitori (Co.gen), il manifesto dei 500, la rete scuole e tanti piccoli e grandi comitati spontanei che nascono dappertutto. Diamoci da fare. La ricreazione è proprio finita.

Giacomo Sturniolo

[Per commenti all'articolo: tasso@fisac.net]

Giacomo Sturniolo
Autore di questo articolo, è uno dei coordinatori FISAC dell'Area Torino e Provincia Intesa-SanPaolo,
e si occupa di Sicurezza
per la Segreteria FISAC del Piemonte.
Per contattarlo: fisac.sturniolo@cgiltorino.it
 

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