Comunicato agli Iscritti Fisac/Cgil di Torino

FANTOZZI

NON ABITA QUI

I giornali di oggi, 5 Agosto 1997, danno conto dell’intervento "tempestivamente" effettuato dal Governo per ricondurre sulla retta via il confronto fra Sindacati e Banchieri.

Occorre ricordare che fin dal mese di Giugno, da quando fu firmato il famoso Protocollo d’intenti, le parti si arrovellano su quale forma dare a questo benedetto Fondo di categoria per la gestione degli esuberi e delle crisi aziendali che stanno in caldo (Banca di Roma, Sicilcassa, Caripuglia, Carical, ecc.) e quali indicazioni o vincoli sulle materie contrattuali debba contenere l’Accordo Quadro.

Fase che, come da Protocollo, avrebbe dovuto terminare il 10 Luglio 1997 con un incontro in sede governativa da cui, nero su bianco, sarebbero finalmente emersi i testi definitivi relativi alle materie in oggetto.

Ci sono state invece riunioni su riunioni, ben oltre la data ultimativa, in cui le Banche hanno riportato, cosa che il Protocollo sembrava aver ormai escluso, la discussione sulle "loro" rivendicazioni:

Ci mancava solo l'obbligo dell'alzabandiera al mattino con canto dell'inno aziendale, nonché la reintroduzione delle pene corporali ed eccoci trasformati in tanti piccoli Fantozzi.

Rintuzzare queste provocazioni, chiamando le Banche al rispetto delle carte firmate, non ha dato l'esito sperato: evidentemente l'ABI ha una sola parola, ma non si ricorda qual'è. Informare "discretamente" il Governo del taglio che andava assumendo il confronto non è stato molto più utile: i Ministeri interessati senza dubbio erano impegnati su cose più importanti.

Insomma del senso di responsabilità sindacale (e pure di autocontrollo, per non tirargli le carte addosso al tavolo della trattative, casomai aiutasse a rinfrescare memorie evidentemente già in vacanza) si è forse abusato un po' troppo, da tutte le parti.

Oggi, infatti, ci troviamo subissati dalle interviste del Dott. Maurizio Sella, l’étoile della nuova formazione dell’ABI, che - in linea con i comportamenti sindacali praticati nella sua Azienda omonima (improntati a una disponibilità tale da portarlo regolarmente in Tribunale per comportamenti antisindacali) - rincara le posizioni già elencate. Il Nostro sostiene ineffabilmente che gli esuberi si contengono, ma solo in parte, con una riduzione complessiva della retribuzione di tutti i bancari, che li porti al pari del commercio e dell’industria, e che questo è "un vantaggio" perché conduce in Europa ed "a una migliore equità sociale per una migliore comparabilità" (sic!).

All'anima!!! Peccato che tali alate dichiarazioni iperliberiste, di sviscerato amore per il "mercato", ma con la dovuta attenzione al "sociale" siano espresse proprio da un banchiere-imprenditore che evita come la morte la quotazione in Borsa della sua Società e le cui fortune sono legate alla corresponsione dei salari più bassi e delle condizioni normative più arretrate di tutto il settore.

Ed il Governo che fa?

Nulla di tutto ciò! (Vedi più sopra il capitolo "abbiamo cose più importanti da fare")

Nel dubbio però ci dice che siamo in ritardo ed entro il mese di Settembre deve essere stipulato l’Accordo Quadro, naturalmente senza fare un cenno al Fondo di Categoria ed agli impegni generali di sua pertinenza nel processo di riordino del settore.

Non può proprio starci bene. Il senso di responsabilità e le giustificate preoccupazioni delle Segreterie nazionali FABI-FALCRI-FIBA-FISAC-UIB non possono essere usate come uno stuoino. I bancari devono assolutamente tornare ad essere i protagonisti di questa trattativa.

Vista la durezza dell'attacco senza precedenti che i bancari stanno subendo da parte di datori di lavoro che per fingersi imprenditori non sanno far di meglio che riscoprirsi "padroni delle Ferriere", è necessario coinvolgere i lavoratori immediatamente al rientro dalle ferie con una consultazione che individui una precisa piattaforma e le forme di mobilitazione necessarie a sostenerla.

Tutto ciò naturalmente non è realizzabile nei tempi indicati dal Governo che, con sua buona pace, dovrà rivedere le previsioni su fine Settembre. Altrimenti si dovrebbe pensare che più che a un mediatore (complimenti per i risultati, fra l'altro), ci si trovi di fronte a un arbitro compiacente!

TORINO, 5 AGOSTO 97

LA SEGRETERIA REGIONALE

FISAC CGIL